Recessione o inflazione

IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 29.06.2023
Recessione o inflazione
-CONTESTO
Poche le alternative che si hanno a disposizione per i banchieri centrali, tenere i livelli inflattivi alti o correre il rischio di profonde crisi e fasi recessive acute.
Il mandato dei banchieri centrali parla chiaro, l’obiettivo è tornare ad un’inflazione del 2% senza se e senza ma, possibilmente nel minor tempo possibile. Vista la vischiosità che sta mostrando l’inflazione, nelle ultime rilevazioni di diverse aree economiche mondiali, poco abbiamo da dubitare sulle prossime mosse delle banche centrali.
Dichiarazioni nitide quelle che vengono dal forum della BCE a Sintra: alzare il costo del denaro per porre un rapido freno all’inflazione a qualsiasi costo!
Nulla di nuovo in realtà ,ed i mercati sembrano non essere minimamente spaventati da tanta aggressività, oramai chiara nella mente degli operatori, che restano più legati ai dati che alle dichiarazioni dei banchieri centrali.
Le dinamiche che si sviluppano sui mercati sono divergenti, da un lato il comparto forex e quello dei metalli che gridano al risk off, accompagnati dall’obbligazionario sovrano , dall’altro il mondo equity che non trova validi motivi per porre un freno alla sua corsa rialzista trainata dal mondo tech.
La narrativa sembra dunque non essere cambiata in attesa di domani venerdì 30 giugno, data in cui sarà pubblicato il PCE usa, tassello importantissimo per la lettura completa dell’inflazione USA.

-FOREX
Il mondo valutario trova un più evidente risk off, messo in luce da un dollaro USA che trova spolvero rialzista e schiaccia a ribasso le altre majors, colpendo pesantemente le oceaniche sulle quali gravano le condizioni economiche asiatiche, con la Cina che non sembra in grado di riprendere i propri livelli produttivi pre-pandemia, ed un Giappone che si vede costretto a mantenere politiche monetarie iper espansive.
Dollar index prova attacchi rialzisti alle resistenze di 103 figura, senza per ora trovare chiusure daily che possano confermare la partenza di una nuova tendenza rialzista, ma sufficiente a stimolare il mondo retail per la nascita di posizioni corte al 55%.
La forza del dollaro ieri ha spinto le altre majors al test dei supporti, con eurusd che tenta affondi sotto 1.09 figura, poggiandosi sopra la mm21 periodi daily , ma ancora in piena compressione sotto le resistenze di 1.1010-25 senza dare vita a nuove direzionalità.
Pesanti le oceaniche che ieri hanno visto perdite oltre l’1% sia per Australia che per nuova Zelanda, con audusd che trova un 85% di posizioni long, a caccia dei minimi , ma una price action che prosegue i suoi attacchi ribassisti sotto 0.6650-0.6660, con l possibilità di break out di 0.66 figura che potrebbe aprire ulteriori strade ribassiste.
Anche nuova Zelanda vede un 86% di traders retail a caccia dei minimi, il che apre la strada a potenziali nuovi affondi ribassisti sotto i minimi di 0.6060-0.6075 , supporto che aprirebbe la strada ad affondi fino 0.6025
Non da meno il dollaro canadese, che vede il sentiment retail all’81% short, a caccia di livelli di massimo.
Usdcad ora si ritrova al break out del canale ribassista che ha dominato la price action fino ad oggi, e che al suo break out rialzista ha ora spinto i prezzi al test di 1.3275 con il sentiment retail che inizia a dare segnali di inversione passando dai 90% long ad un timido 70% long, segnale che potenziali ulteriori break out rialzisti di usdcad sono nelle corde di questo asset.

-EQUITY
Il mondo azionario non sembra aver subito danni dalle dichiarazioni dei banchieri centrali di ieri, con gli indici USA ancora in piena forza, con il NASDAQ in primis che continua ad attaccare i massimi ora posti a 15030 livello oltre il quale possiamo andare a vedere allunghi a 15140 pnt
Anche l’SP500 prosegue il suo attacco ai massimi di 4400 pnt con un chiaro trend rialzista con le media mobili impostate a rialzo e la media a 21 che fa da supporto dinamico in h1 spingendo i prezzi a nuovi massimi.

-COMMODITIES
Per il mondo delle commodities interessanti le dinamiche del wti che trovano supporti nelle aree di 66.50-68.00$ livelli dove l’OPEC+ ha più volte dimostrato insofferenza e predisposizione ad interventi di controllo dell’offerta per sostenere i prezzi, che potrebbero estendersi fino ai massimi di 73.70$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Si pone attenzione ai dati sull’inflazione in Germania, attesa a nuove spinte rialziste dall’attuale 6.1% al 6.3% il che darebbe fiato alle dichiarazioni hawkish di ieri della Lagarde.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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