MARKET MOVERS - 51° SETTIMANA – LA BANK OF JAPAN CI ACCOMPAGNA AL NATALE

MARKET MOVERS - 51° SETTIMANA – LA BANK OF JAPAN CI ACCOMPAGNA AL NATALE
Financial Markets Background
Ci lasciamo alle spalle una settimana volatile e dominata dalle banche centrali, che nelle loro ultime riunioni per questo 2023 ci stanno dando linee guida per il prossimo 2024. Manca ora all’appello solo la BOJ a completare un quadro inaspettato. La FED si è dimostrata attualmente la più accomodante del gruppo G4, con i membri del board tutti ottimisti sui futuri progressi per la lotta all’inflazione. La proiezione fornita dal Dot Plot sui futuri tassi di interesse porta i valori mediani molto più in basso di quanto detto nell’ultima riunione di settembre. Un trimestre che ha generato speranze anche nella FED, che pur lasciando sempre toni cauti, si dichiara pronta ad eventuali interventi aggressivi, se si dovessero rendere necessari anche a costo di una recessione più profonda, sembra intenzionata a tagli per oltre il punto percentuale nel prossimo 2024, lasciandosi così alle spalle l’era dei tassi alti. Meno accomodante la BCE, che sebbene abbia maggiori motivi per festeggiare i traguardi raggiunti nella lotta all’inflazione, si dichiara in attesa di una ripresa della corsa dei prezzi nei prossimi mesi e pertanto non è intenzionata a discutere di tagli tassi. Anche sul piano obbligazionario, i piani Pepp e App proseguono come da programma, senza rallentare ne accelerare il piano di tagli previsto per il 2024. La BCE resta fortemente hawkish, saranno ora i dati sull’inflazione nel prossimo 2024 a stabilire se avrà fatto davvero bene o meno ad essere ancora una volta attendista nelle modifiche alla politica monetaria. La prossima settimana sarà la volta della BOJ, market mover di tutto rispetto, data la forte aspettativa degli operatori sulla possibile uscita dalle politiche dei tassi negativi da parte di Ueda, che dovrebbe mantenere le aspettative create non oltre una settimana fa, conferma questa che potrebbe dare il via ad un cambio di tendenza sullo yen giapponese atteso oramai da due anni. Ma passiamo ora in rassegna quali i principali market movers della prossima settimana.
Lunedi 18 Dicembre
- Ore 10.00 IFO BUSINESS CLIMATE
Attese per l’indice IFO, altro soft data dopo la pubblicazione dell’indice Zew della scorsa settimana, ora le attese sono per in leggero ottimismo con un atteso +87.8 rispetto al precedente 87.3 . la prospettiva di una BCE ancora aggressiva non aiuterà l’economia tedesca che probabilmente avrà bisogno di toni politici ed economici più accomodanti per poter ripartire nel 2024.
Martedi 19 Dicembre
- ORE 01.30 RBA MEETING MINUTEs
Dopo il nulla di fatto sull’ultima riunione della banca centrale australiana, si attendono maggiori dettagli sulle prospettive 2024, con una lotta ancora aperta all’inflazione ed un’economia ancora troppo robusta per sperare in un rientro naturale della corsa dei prezzi, gli operatori speravano in una maggiore aggressività in questa epoca di rialzi tassi da parte della RBA. Vedremo quali gli outlook per il 2024 dalla banca centrale australiana.
- Ore 04.00 BOJ INTEREST RATE DECISION
Grande attesa per la BOJ in seguito alle dichiarazioni del presidente Ueda della scorsa settimana, che potrebbero segnare un cambiamento epocale nelle politiche monetarie. La decisione di mantenere tassi negativi e un forte controllo della curva sembra essere giunta al termine, considerando l'aumento dell'inflazione anche in Giappone. Per sostenere la valuta nazionale e contrastare l'onda di conversione importata, la BOJ sembra ora pronta a abbandonare i tassi negativi e a modificare la propria politica. Sarà interessante osservare l'impatto di conferme o smentite da parte di Ueda sui mercati.
- ORE 14.30 INFLATION RATE CANADA YOY
Speranze per la lotta all’inflazione in Canada , dopo il nulla di fatto da parte della BOC nell’ultima riunione ora gli operatori si attendono un passaggio dell’inflazione YoY al 2.9% dal precedente 3.1% il che darebbe supporto alla scelta della BOC di non alzare ulteriormente il costo del denaro e attendere che l’economia reale manifesti i primi sintomi dei rialzi messi in atto sino ad oggi. In casi d’inflazione al 2.9% si aprirebbero anche in questo caso le porte a valide motivazioni per scelte di politica monetaria più accomodanti nel 2024.
Mercoledì 20 dicembre
- ORE 08.00 INFLATION RATE UK YOY
Dopo la decisione della BOE di non ricorrere a nessun taglio tassi nell’ultima riunione di Dicembre e di aprirsi alla prospettiva di politiche monetarie più accomodanti nel prossimo 2024, lo sguardo va all’inflazione che sebbene rimanga tra le più alte del gruppo g10, sembra poter sperare in approdi al 4.4% dal precedente 4.6% . le decisioni di politica monetaria della BOE potrebbero portare dunque ad una modesta crescita nel 2024 del Regno Unito , ma è un prezzo che il presidente Baily sia disposto a pagare pur di raggiungere gli obiettivi preposti
Giovedì 21 Dicembre
- ORE 14.30 GDP GROWTH RATE QOQ FINAL USA
Ultima lettura per il PIL americano QoQ, che secondo le aspettative dovrebbe attestarsi al +5.2% dal precedente 2.1% , il che pone l’economia americana ben lontana da una possibile recessione, ponendo invece le basi per un’economia molto robusta a cui i rialzi tassi messi in campo dalla FED sino ad oggi non ha portato troppa sofferenza, aprendo alla speranza per il 2024 di un soft landing in piena regola. Se la FED dovesse raggiungere i target inflattivi e procedere ai primi tagli tassi senza aver mai visto un vero rallentamento dell’economia e della produzione di ricchezza, si potrebbe dire realizzato il progetto di Soft Landing.
Venerdi 22 Dicembre
- ORE 14.30 Core PCE Price Index MoM USA
Dopo la pubblicazione delle proiezioni FED per il 2024 le aspettative per l’inflazione Core PCe sono riviste tutte a ribasso, e la speranza degli operatori è di avere conferme sulla view della FED e su base mensile trovare inflazione stabile al + 0.2%.
Buon Trading
Salvatore Bilotta
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