BUONGIORNO FOREX DEL 28.03.2022

Stiamo per concludere il primo trimestre del 2022, e si rende necessario tirare le somme della strada percorsa dai mercati fino ad oggi, al fine di individuare i possibili scenari che ci accompagneranno nel prossimo trimestre.

Da un primo sguardo, è indubbia la forza del comparto energy, che a causa del conflitto Ucraina -Russia, ha visto gli operatori, investitori e speculatori, concentrarsi quasi esclusivamente su questo settore, dove ha segnato performance record il Natural Gas, ed ovviamente il Petrolio.

Il primo slancio è stato fatto dal WTI, che fin dai primi timori di guerra in Ucraina ha iniziato la sua corsa a rialzo, spingendosi in maniera costante e costruttiva fino alle aree di 100$ al barile, per poi lasciare spazio alla speculazione e alla volatilità , che hanno portato i prezzi ai massimi di 126.50$. il successivo susseguirsi di notizie dal fronte ucraino che si sono divise tra tavoli di pace, e false speranze, hanno mantenuto alta la volatilità su tute le materie prime, lasciando però di fatto il petrolio intorno ai 110$, senza andare a testare ulteriormente i massimi.

Il trend direzionale a rialzo sembra essersi focalizzato sul Ngas, che sta per chiudere un mese di marzo davvero importante in termini di performance, con un +23.29%, e un +51.15% da inizio anno, che lo rende asset migliore del comparto energy.

Il Ngas al momento ai prezzi di 5.707$ vive ancora un forte rally rialzista, che non lascia spazio a storni ne prese di profitto, portando il quadro tecnico ad eccessi importanti anche su base settimanale, con una mm21 periodi weekly ferma ancora alle aree di 4.40$.

I mercati continuano a muoversi su importanti eccessi non solo nel comparto commodities, anche il settore del debito sovrano fa registrare importanti movimenti a ribasso , con i prezzi delle obbligazioni americane in caduta libera, su tutti gli orizzonti temporali e rendimenti in ascesa, con un decennale Usa che registra un +2.50% e sembra non voler fermare al sua corsa.

Le aspettative per ulteriori rialzi tassi da parte della FED, che ha oramai impostato una chiara politica hawkish , sembrano pesare sul sentiment degli operatori, che iniziano a prezzare anche la possibilità di maggiori indicazioni relative al balance sheet reduction nella prossima riunione FED di Maggio.

Resta fulcro per questo 2022 l’inflazione, che pesa su tutti i comparti finanziari, spingendo gli investitori a richiedere amggiori rendimenti per comprire i propri capitali, che per ora sembrano essere tutelati dal solo comparto commodities.

Il valutario continua a vedere la profonda discesa dello yen giapponese, che non sembra voler arrestare la sua corsa, sostenuta anche dalle politiche iper accomodanti della BOJ, che ha più volte nelle parole di Kuroda espresso il suo favore per una valuta debole, che al momento non sembra voler stornare dai suoi ribassi.

Tutti le altre majors contro lo yen vivono quindi momento di forza, con usdjpy a 123.14 ed il 91% dei traders retail in posizione short, in un eccesso che sembra orami infinito.

Come il cambio originale , così anche i cross, vivono una fase di forte eccesso con eurjpy a 135.00 figura, ed i retail short al 92%, alla ricerca di respiri tecnici del mercato, che possano in qualche modo dare sollievo alle posizioni contrarian in sofferenza.

Cosi anche cadjpy che dopo aver rotto ancora una volta le resistenze di 98.50 sembra dirigersi sui massimi di 101.00 figura con i traders retail short al 96%.

Gli eccessi sono diversi e pertanto raccomandiamo prudenza nella ricerca del mean reverting, che potrebbe richiedere ancora tempo per concretizzarsi in movimenti, comunque di piccola ampiezza, senza pertanto sfociare in una vera e propria inversione di tendenza, ma esclusivamente in prese di profitto di breve durata.

Buona giornata e buon trading