🔴 Trimestrali USA: le sorprese del mercato azionario

-          MARKET BACKGROUND

 

Un venerdi di alta tensione quello che ci lasciamo alle spalle , ancora tesi i toni della guerra in medio oriente che minaccia di espandersi a livello globale se gli attacchi dovessero concretizzarsi con interventi di terra e da mare, il che porta non poca tensione sui mercati internazionali che ricorrono agli asset rifugio per eccellenza come il gold.

Il mood di paura scatenato venerdi ha colpito il gold ed il wti che hanno generato perfromance rialziste oltre il 2% , anche il dollaro Usa non è stato da meno grazie al suo status di asset difensivo, mentre i rentimenti obbligazionari non hanno dato segnali chiari di tensione, trovando buoni acquisti da parte degli operatori che andavano in cerca di porti sicuri.

Con un contesto non certo sereno sullo sfondo, prosegue la stagione delle trimestrali americane, che dopo i primi dati positivi letti la scorsa settimana da Pepsico che ha sorpreso le aspettative degli analisti cosi come citigroup che ha rilasciato 1.63$ EPS rispetto alle attesr di 1.23$ ed ai precedenti 1.33$, segue anche wells fargo con un 1.48$ rispetto agli attesi 1.24$ ed ai precedenti 1.25$.

La settimana che parte oggi vede in calendario i dati relativi a Tesla , attesa ad un EPS di 0.73$ , ancora Johnson & Johnson con un 2.52$ sarà interessante capire se le trimestrali di questo q3 2023 saranno destinate a sorprendere i mercati con una ripartenza anticipata rispetto all’attesa di un trimestre ancora pigro prima di un rilancio nel 2024.

Ancora il calendario macroeconomico per la settimana che si apre oggi ha in serbo non pochi market movers degni di nota come la disoccupazione UK domani alle 08.00, ancora i dati sulla produzione industriale cinese mercoledi alle 04.00 attesi ancora in rallentamento come il GDP previsto al 4.4% dal 6.3% il che potrebbe determinare ancora pessimismo sui mercati .

-          FX

Il mercato valutario sta vivendo una fase chiaramente di risk off, con il dollaro Usa a guidare un trend rialzosta degli asset rifugio, questa volta non possiamo non notare la forza del franco svizzero che resta asset migliore per la settimana che ci lasciamo alle spalle con un +0.60% , mentre le altre majors restano sotto la parità con le oceaniche a fare da fanalino di coda.

Sebbene la prospettiva per le valute oceaniche resti poco brillante dato il contesto macroeconomico globale proiettato ad una possibile recessione ed il rallentamento dell’economia cinese a fare da avorra, il buon differenziale tassi e le potenzialità di ulteririo inasprimenti nel costo del denaro rendono diversi cross degni di attenzione, come ad esempio audchf e nzdchf. Non collochiamo nella stessa categoria asset come nzdjpy o audjpy che pagherebbero comunque un delta tasso anche più interessante, ma restano soggetti al possibile intervento a sorpresa della BOJ pertanto evitiamo sorprese.

-          EQUITY

 

Il comparto azionario resta alla finestra, con un mood di leggero ribasso dai massimi di periodo, special modo il tech US che non sembra credere più nella possibilità di una FED dovish dopo i dati sull’inflazione della scorsa settimana, proiettando le aspettative verso un potenziale rialzo dei tassi di interesse a novembre o comunque un allontanamento del primo taglio dei tassi di interesse. La paura di politiche monetarie ancora aggressive lascia anche l’SP in una struttura a massimi e minimi decrescenti dai livelli di 4430 pnt visti la scorsa settimana per proiettarsi ora verso i 4300 pnt, ma a giocare unruolo fondamentale ora resta il contesto geo politico internazionale.

-          COMMODITIES

Non possiamo non commentare le dimaniche del gold che in un sol giorno ha vissuto unrialzo da 1880$ a 1940$, spinto dalla paura di un conflitto internazionale e da forti nubi di incertezza geo politica. Il repsiro di questa mattina a1920$ sempra ancora limitato rispetto ai livelli supportivi che troviamo a 1900$ , ma la paura che sostiene le quotazini on sembra del tutto svanita, pertanto i 1925$ sembrano svolgere una sufficiente funzione supportiva per rilanciare le quotazioni verso i massimi di periodo.

Non da meno il wti che ora alle prese con gli 87$, trova i primi supporti tecnici a 87.24$ dopo aver vissuto un rilancio dagli 83.51$ a 87.40$ nello scorso veenrdi. Anche in questo caso il mood rialzista non sembra essersi concluso tuttavia ingressi a sconto su livelli supportivi migliori renderebbero la possibilità di entrare nel trend meno rischiosa.

 

Buona giornata

SALVATORE BILOTTA