BANK OF JAPAN ANCORA DOVISH

Stanotte la prima grande banca centrale a parlare per questo 2022 è stata la BOJ che ,come potevamo immaginare, ha lasciato invariati gli strumenti di politica monetaria, non trovando motivazioni valide che potessero giustificare inasprimenti della stessa.
Il tasso di interesse a breve termine rimane al -0.1%, e resta fermo anche l’obiettivo del rendimento obbligazionario a 10 anni intorno allo 0%, in virtù di un’inflazione ancora ben al di sotto del targhet del 2%, anche per le previsioni relative al 2022 e al 2023, che dovrebbero vedere un Indice dei Prezzi al Consumo attestarsi al +1.1% per entrambi i periodi.
Migliori le prospettive di crescita, che vedono un PIL al +3.8% nel 2022 rispetto al +2.9% atteso ad ottobre, con basse prospettive di rischio per le attività economiche giapponesi.
Un quadro che fa pensare ancora ad azioni ultra accomodanti, difatti Kuroda ha dichiarato di essere pronto a tagliare ulteriormente i tassi a breve e lungo periodo se le condizioni economiche lo richiedono.
Ripartono oggi a pieno ritmo i mercati mondiali dopo la pausa in America legata al Martin Luter King’s Day, e i principali indici azionari vedono nuovamente territorio negativo , con un SP che segna al momento uin -0.60% , il DJ a -0.50%, piu pesanti i tecnologici con un -0.80%, senza escludere il dax che registra un -0.40%.
Unico asset che sembra non trovare fine alla sua corsa è il WTI che stamattina arriva a superare gli 85$ al barile, mentre resta sulle aree di 1815$ il gold, che al momento non trova spunti per superare i 1830$
Il comparto forex vede ancora l’eurusd alle prese con il supporto chiave di 1.1385 che se violato riporterebbe l’eurusd nel range , oramai noto ai piu, compreso tra 1.1385 e 1.1230, raffreddando le speranze dei rialzisti di vedere approdi oltre 1.15.
La strutturale debolezza dello yen torna prepotente anche contro il dollaro, con i trader retail in posizione short su usdjpy al 79%, dopo la forte salita degli ultimi giorni che lo ha portato dai minimi di 113.50 agli attuali 115.00, e che vede possibili allunghi fino alle prime reistenze di 115.50.
Anche la sterlina ripiega, sotto i colpi di una rinnovata forza di dollari, portandosi a ridosso di 1.3625, in una strutura di massimi e minimi decrescenti di breve periodo , supportata da acquisti da parte dei traders retail che tentano un ingresso , forse tardivo, in un trend oramai maturo.
Stabile usdcad che resta sopra le aree di 1.2500 sentra trovare al momento disallineamenti tra la forza di dollaro americano e dollaro canadese.
Seguiremo l’evolversi della settimana che resta ancora ricca di eventi degni di attenzione
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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